A tavola con i soci del Polo.
Cari lettori del Polo, vi sarete di certo incuriositi di un titolo come “A tavola con i nostri clienti”.
Non c’è nulla di strano nel fare affari, oppure progetti, discutendo a tavola; lo si fa da sempre. Ma il tavolo di cui io vi parlo non è quello di un ristorante, bensì il tavolo dei Soci e del Consiglio di Amministrazione del Polo.
Circa un anno fa abbiamo infatti condiviso con i soci di allora un progetto di allargamento della compagine societaria.
Un progetto ben accolto e concretizzato in un aumento di capitale societario, mantenendo l’importante partecipazione del legislatore pubblico, cioè la Regione FVG ed anche la Camera di Commercio Pordenone Udine, ma portando al tavolo (appunto) imprese ed imprenditori innovativi del nostro territorio.
Il capitale sociale del Polo riservato a imprese innovative del territorio.
Abbiamo tutti provato la insoddisfacente esperienza legata ai rari (per fortuna) momenti di diretto incontro tra legislatore pubblico e impresa, legati alla ricerca di compromessi per le situazioni di crisi; molto raramente, infatti, chi delibera interventi di politica industriale ascolta direttamente le imprese che ne saranno beneficiarie.
Per questo il Polo Tecnologico, allora di Pordenone e ora Alto Adriatico, ha deciso un aumento di capitale riservato a nuove imprese con caratteristiche concordate con l’azionista pubblico, e cioè spiccate valenze in campo innovativo: brevetti, numerosità di laureati, incidenza dei costi di ricerca sviluppo sul fatturato, eccetera.
I nostri futuri soci potranno essere piccole medie imprese, ma non escludiamo neppure Startup a comprovato potenziale di sviluppo di crescita, ma sono benvenute anche grandi imprese del territorio che credono che solo nell’innovazione tecnologica risiedano competitività e sostenibilità.
Questi saranno i nuovi soci del tavolo dei soci del Polo Tecnologico Alto Adriatico e che siederanno anche al tavolo del consiglio di amministrazione.
Il Polo: il primo modello di tavolo pubblico-privato.
Il modello pubblico privato della nuova compagine societaria del Polo rappresenta molto probabilmente una prima nazionale: i tempi impongono un’accelerazione dell’attuazione dei progetti e gli esempi della New Generation EU sono emblematici.
I piani quinquennali non fanno più parte delle strategie aziendali; oggi i valori premianti sono: veloce esecuzione di progetti basati su tecnologia e competitività globale.
La politica, e mi riferisco a quella regionale, deve tener conto che non solo le linee di indirizzo, ma anche la possibilità di attuazione ed esecuzione dei progetti in tempi brevi condizionano il successo dell’utilizzo dei fondi pubblici.
E anche il rispetto di una funzionale burocrazia finalizzata all’organizzazione dell’utilizzo dei fondi potrà essere uno dei temi del nostro tavolo pubblico privato, e confidiamo che il risultato sia di “facile digeribilità“.
Da sempre il Polo ha cercato innovazione di prodotto e processo per le aziende che con coraggio sfidano la competizione nazionale ed internazionale, con un tavolo pubblico privato con l’aggiunta di imprese innovatrici crediamo di poter aumentare i successi del nostro territorio e speriamo di essere pionieri per altre realtà.
Non è solo un augurio ma un impegno!
Il Direttore, Franco Scolari
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Ecco quali sono le caratteristiche delle imprese che posso partecipare al capitale del Polo.
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